brand &
business builders
loader sito
Contatti
telefono
+39 0432 564996
indirizzo
Via M.Buonarroti 41
33010 Tavagnacco (UD), Italy
google maps

Consulta le nostre case history e contattaci per un preventivo.

Iscriviti alla nostra newsletter

Rimani collegato con B&B e tutte le nostre novità

prev
next

Consumi post-Covid: 6 risposte da SWG

Non c’è dubbio che l’emergenza legata al Covid-19 abbia profondamente influito nelle nostre abitudini quotidiane, rivoluzionando vecchi paradigmi e introducendone di nuovi. Il cambiamento più macroscopico a cui tutti noi abbiamo assistito è sicuramente quello del boom negli acquisti online, di cui abbiamo discusso proprio in pieno lockdown nel nostro blog e nel primo 3Bwebinar, che potete rivedere qui

Ma, dopo questo iniziale scossone, come si svilupperanno nel prossimo futuro le nostre abitudini di consumo? Come e cosa saremo più portati ad acquistareDi fronte a nuove decisioni da prendere nel proprio business, questi quesiti diventano prioritari.
Ne abbiamo parlato direttamente con Alessandra Dragotto, Direttore di ricerca SWG, che con l’osservatorio di SWG – RADAR Niente sarà come prima – monitora costantemente l’opinione pubblica italiana dall’inizio dell’emergenza. Dalle rilevazioni effettuate fra marzo e maggio 2020 è emerso un interessante spaccato delle prospettive future, attraverso cui individuare le tendenze in arrivo.

Gli atteggiamenti degli italiani

– COME STANNO VIVENDO GLI ITALIANI QUESTO MOMENTO DI TRANSIZIONE?
“In uno scenario in cui l’incertezza è il sentimento dominante, prevale uno sguardo corto verso il futuro e il tema del rischio, e per converso della fiducia, è entrato a far parte del vivere quotidiano.
È corretto definire il momento attuale un periodo di transizione, poiché 1 persona su 2 crede che dovrà modificare profondamente i propri comportamenti nella quotidianità.”

– QUESTI PREVISTI CAMBIAMENTI, IN COSA SI TRADUCONO?
“Rispetto a prima dell’emergenza, ci sarà più attenzione alla prevenzione e al distanziamento sociale, a fronte di un rafforzamento della digital experience: il 55% degli intervistati ha infatti dichiarato che utilizzerà di più rispetto al passato i servizi online anziché recarsi nei luoghi fisici; allo stesso tempo, il 42% effettuerà più acquisti online.”


Gli acquisti post-Covid

– CHE IMPATTI CI DOBBIAMO ASPETTARE SUGLI ACQUISTI NEI PROSSIMI 6 MESI? 
“Più della metà degli italiani prevede di ridurre le proprie spese a causa di una minore disponibilità economica.
I primi tagli coinvolgeranno abbigliamento e tempo libero: ai primi posti troviamo viaggi e vacanze (26,4%), abbigliamento (25,1%) e uscite/divertimento (23%). Seguono le spese superflue voluttuarie (15,3%). Un po’ meno a rischio gli acquisti in campo elettronica/tecnologia (4,2%), i programmi per una nuova automobile (3,1%) e gli abbonamenti (3%). Nella classifica subiscono meno i servizi alla persona (1,8%), i progetti importanti e gli alimentari, pari merito allo 0,9%.”

– PARLIAMO PROPRIO DEI PROGETTI IMPORTANTI: QUALI SONO E COME CAMBIERANNO?
“Nello specifico abbiamo chiesto agli intervistati come pensano che muterà la loro propensione, una volta finita l’emergenza, verso l’avvio di un’attività professionale, l’acquisto e la ristrutturazione di una casa, l’acquisto di un’automobile e l’organizzazione di viaggi e vacanze.
L’ambito in cui gli italiani cambieranno maggiormente i propri programmi, cancellando o rimandando il progetto, è proprio quest’ultimo (42%).
Il 21% non acquisterà una nuova auto, il 18% rinuncerà alla ristrutturazione della casa, il 12% non si avventurerà nell’acquisto di una nuova casa, il 10% non avvierà un’attività professionale.”


I segnali per le aziende

– CI SONO DEI SEGNALI POSITIVI PER LE NOSTRE AZIENDE?
“Fortunatamente lo scenario non è solo negativo e, dalle dichiarazioni raccolte, possiamo prevedere che negli acquisti ci sarà una forte spinta verso il Made in Italy.
Il 57% degli intervistati ha infatti dichiarato che quando sarà finita l’emergenza preferirà comprare prodotti e servizi italiani per aiutare le nostre aziende, anche se dovessero costare di più.”

– SULL’OPERATO DELLE AZIENDE, CI SONO INDICAZIONI?
“In questo contesto di incertezza le aziende dovranno essere attente all’etica e alla responsabilità sociale evitando però le azioni finalizzate al puro ritorno di immagine.
Il 67% delle persone ha infatti dichiarato di tendere a non comprare più i prodotti o servizi di un’azienda con comportamenti poco etici.”

Alessandra Dragotto è stata ospite del 3BwebinarNuove traiettorie di scelta del consumatore”: per un ulteriore approfondimento sui futuri driver di acquisto e consumo, potete rivedere gratuitamente il webinar qui. Un confronto di trenta minuti, ricco di spunti per capire come si svilupperanno prodotti, luoghi e canali.

Articoli correlati

Send this to a friend