Il designer del logo “I LOVE NY”: Milton Glaser
B&B people
Copywriter, account, web designer e SMM, programmatori e PM. Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo trovati di fronte a questa domanda: Di che segno sei?
Un test di personalità di tutto rispetto, valido quasi quanto una perizia psichiatrica e garantito da una bibliografia in continua evoluzione e che dal 3000 avanti Cristo, non smette di appassionare.
Digitando la parola “oroscopo” su Google e cercandone una definizione pratica, si scopre una cosa: che nei risultati di ricerca Wikipedia, nello specifico Wikizionario, compare solo alla quarta pagina.
Nelle pagine precedenti, quelle che contano, si trovano aggiornatissimi l’oroscopo del giorno di Io Donna e del Corriere della Sera, quello di SkyTg24 e di Vogue, il settimanale filosofico di Rob Brezny su Internazionale e gli alberi dell’oroscopo di Treedom.
Naturalmente… Paolo Fox.
Più luminoso di una stella cometa, più scintillante di Liberace, il nostro Paolo Volpi nazionale illumina gli schermi e attraversa le radio d’Italia, fa tintinnare la sua app e riempie pagine di libri, diffondendo magica speranza sui grandi temi della vita: amore, soldi, lavoro, salute e fortuna.
E come per il Natale, qualche volta è bello crederci.
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente non scrivi più letterine a Babbo Natale.
O almeno credi che sia così.
Sei maggiorenne? Hai una carta di credito? Allora è abbastanza certo che tu sia anche possessore di un account Amazon e di una lista dei desideri con almeno parte dei tuoi sogni materiali in via di realizzazione, bisogni non immediati, affari da Black Friday e vizi da definirsi.
Spesso viziata o leggermente “ispirata” da Google ads, display advertising, sponsorizzate, banner, pubbliredazionali, campagne stampa, monografici, spot tv e radio, #adv, le liste dei desideri sono lettere perpetue a Babbo Natale.
E ironia della sorte, Babbo Natale sei tu.
Nonostante Santa Claus, o meglio dire San Nicola risulti storicamente nato prima, il Babbo Natale Coca Cola resta tra le personalità natalizie più influenti della storia.
È lo stesso brand a dichiarare: “Con le sue pubblicità Coca‑Cola ha aiutato a creare l’immagine del moderno Babbo Natale.”
Parola magica…
Pubblicità!
Pur senza sfera di cristallo, prevedere le reazioni del mercato, intuire le scelte dei target, immaginare le preferenze dei clienti, anticipare i trend è parte del lavoro degli esperti di comunicazione: creativi e account, strategist e buyer.
Persone come noi.
E se ancora non ci conosci tutti, puoi farlo ora. Segno per segno.
Primo segno dello zodiaco, il social media manager è una macchina da guerra di professione.
Se non impegnato a postare, sharare, taggare e prendere inspo per i canali social del suo intero universo, allora si aggira per l’agenzia cercando creativi da mettere ai suoi servigi.
Incompatibile con gli art. Hashtag soprattutto a Natale.
Affidabile e paziente, il client director mantiene le zampe ben salde a terra e il cuore oltre l’ostacolo.
Protettivo e coraggioso di natura, sa come prendere il new business per le corna e trasformarlo in nuove opportunità per tutta l’agenzia.
Avvertenze: contrariamente alle credenze popolari, i suoi più acerrimi nemici non sono i toreri, ma i conti in rosso!
Segno doppio per antonomasia, l’account è bastone e carota, Excel e Keynote, mancino e destrorso: 200% multitasking.
Creatura quasi mitologica con una testa, due telefoni e infinite braccia con cui stringe mani, condivide brief, consegna big opportunity, organizza call, presidia creativi e buyer. Se vedi doppio o sei astigmatico o stai guardando un account.
Si muove sempre lateralmente, cercando il modo migliore per accedere all’extra budget. È il buyer.
Mediatore di professione, ambitissimo dagli account e a pochi passi dall’amministrazione, la sua postazione è una tana scavata attraverso campioni gratuiti e packaging, borse in carta cemento e numeri misteriosi… Dei fornitori, non della lotteria.
Ambizioso sul lavoro, orgoglioso della sua agenzia, protettivo con il suo branco, se il leone è il re della foresta, il CEO è il re. E basta.
Leader dall’animo fiero e avventuroso, il CEO ha un’indole creativa e entusiasta, oltre a un innegabile fiuto per il business.
Ma attenzione a non farlo ruggire. Perché da Simba potrebbe trasformarsi in Scar.
Presenza fissa di ogni azienda e ogni agenzia, l’amministrazione è una creatura soprannaturale in carne, faldoni e ossa.
Puntigliosa e attenta, con la sua barca di Excel trasporta cifre, IBAN e bonus al di qua e al di là dell’Agenzia delle Entrate, oltre il fiume INPS, per il benessere dei contribuenti.
Il suo mantra quotidiano? Alzati e fattura.
Un po’ dall’art, un po’ dal web designer, un po’ dal direttore creativo, un po’ dallo strategist: il copywriter è l’uccel di bosco del suo reparto e passa la giornata lavorativa così, affiancando a turno ogni creativo dell’agenzia.
Ondeggiando tra sinonimi e contrari, carta e Microsoft Word, storytelling e payoff, con la sua verve da scrittore mancato riesce a mettere sempre tutti d’accordo. Almeno a parole.
Accessoriati con occhiali da vista, felpe con cappuccio, in rari casi AirPods, i developer non usano le parole per comunicare ma codano, codano tutto il tempo.
Esperti di cose che noi umani non potremmo neanche immaginare, sono sfruttati da ogni singolo membro dell’agenzia per situazioni d’emergenza come: “Puoi formattarmi il computer?” “Hai una chiavetta USB?” “Non mi funziona internet!” e chissà come, in un metaverso o nell’altro, trovano sempre la soluzione.
W i developer, abbasso i bug!
Creativo e stratega allo stesso tempo.
Lo strategist vede e soprattutto prevede, scalpitando con determinazione verso nuovi trend del mercato e sfide comunicative.
Al suo arco ha moltissime frecce con cui colpisce target, clienti… E perché no, affascina tutta l’agenzia.
Personificazione dei programmi Adobe, ricercatore instancabile di stock image e ossessivo compulsivo con le font preferite, l’art è l’enciclopedia per immagini dell’agenzia.
Determinato e curioso, con la sua inventiva, il suo mouse e il doppio monitor, l’art può raggiungere qualsiasi vetta creativa, perennemente accompagnato dal copy di turno.
Il suo motto? Se puoi immaginarlo… Puoi photoshopparlo!
Sito che navighi, graphic designer che trovi.
Capace di tramutare i desideri dei clienti in pagine singole, menu a tendina, header, banner e scroll, il web designer è l’Alessandro Michele di internet.
A braccetto con l’art, disponibile con il copy, affiatato con il social media manager e assertivo con gli account, per il graphic designer vale solo una regola: essere friendly. Online e offline.
Direttore creativo non si diventa, si nasce.
Può essere carpa koi o squalo bianco. Ma soprattutto, per qualche strano motivo, sempre sirenetto e mai scorfano.
Il direttore creativo fluttua con determinazione e carisma nel mare della creatività, protetto da un’aurea di gusto estetico, intuitività, esperienza e soprattutto dalla venerazione di art director e copywriter.
Il nostro è un esemplare di Marco Finoia e potete incontrarlo, insieme a tutti gli altri, nel suo habitat naturale.
Naturalmente in agenzia.