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I social sono una perdita di tempo

Sui social passiamo la maggior parte del tempo per intrattenimento, quindi per lo sviluppo di un business non sono utili. Giusto?

Sbagliato! Se così fosse, per un’azienda non sarebbe utile nemmeno la televisione, che invece ha sempre attratto moltissima pubblicità.

Perché fare social media marketing: 35 milioni di possibilità

Quali sono le potenzialità dei social network, in un’ottica di business? Per dare un numero, 35 milioni!

Secondo il Report Digital 2020 di We Are Social, sono infatti quasi 50 milioni le persone online in Italia su base regolare e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social, in crescita rispetto al 2019.

A livello qualitativo, poi, il tempo medio speso quotidianamente sui social è di quasi due ore.

È innegabile quindi che i social siano la nuova “piazza” dove le persone si incontrano, si informano, conversano: di per sé, la presenza di ciascuno di noi sulle piattaforme le rende il luogo utile ad intercettare possibili clienti.


Come fare social media marketing: la digital strategy

Ma come fare per utilizzare al meglio i social network per raggiungere degli obiettivi di business?

Perché siano funzionali innanzitutto deve esserci un obiettivo chiaro, che deve rientrare in una digital strategy: questo piano delinea in senso più ampio la presenza online dell’organizzazione o del brand e può comprendere, ad esempio nel caso di vendite online, un e-commerce, la presenza sui marketplace, la pubblicità su Google, gli strumenti di comunicazione diretta quali social e Direct Email Marketing (DEM).

I social, in questo caso, possono essere utilizzati come strumento per:

👉 intercettare potenziali clienti, attraverso inserzioni pubblicitarie targettizzate;

👉 convogliare prospect e clienti nelle piattaforme di vendita del prodotto;

👉 informare/aggiornare i propri utenti sui propri prodotti/servizi;

👉 dialogare con prospect e clienti in un’ottica di customer care;

👉  fidelizzare i propri utenti.

Affinché le attività social possano contribuire alla riuscita della strategia digitale, vanno scelti con attenzione i canali su cui essere presenti. Ciascuna piattaforma, infatti, ha caratteristiche proprie e non è detto che lo stesso social sia adatto a diverse merceologie e settori.


Quali social network scegliere

I social più usati in Italia

Partiamo con un dato sempre interessante, la classifica dei social più usati nel nostro Paese.

Secondo il Report Digital 2020 di We Are Social, la top 5 è costituita da Youtube e dalla famiglia di app di Facebook (WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, nell’ordine).

Instagram è la piattaforma che registra la crescita più importante rispetto allo scorso anno: la percentuale di utenti dai 16 ai 64 anni che dichiara di usarla è passata dal 55% del 2019 al 64% del 2020. Pinterest sale dal 24% al 29% e crescono di un paio di punti percentuali anche piattaforme con quote più piccole come Snapchat e Twitter.

Per la prima volta viene rilevato anche l’utilizzo di TikTok, che risulta adottato dall’11% degli utenti oggetto dell’indagine.

8 social da considerare per la social media strategy

Presidiare i social network più utilizzati è sempre la strategia migliore? Non è detto. La scelta delle piattaforme va fatta prendendo in considerazione il tipo di prodotto/servizio da veicolare, il target a cui ci rivolgiamo e, non da ultimo, anche le forze che possiamo mettere in campo: aprire molti canali per poi non riuscire a seguirne l’aggiornamento può rivelarsi una scelta sbagliata.

Insomma, vale il detto “pochi ma buoni”.

Inoltre un social network meno utilizzato, ma con utenti maggiormente in linea con il brand, sarà probabilmente più indicato rispetto ad uno più popolare e generalista.
Vediamo insieme una panoramica dei principali social network in uso in Italia e le loro caratteristiche distintive.

FACEBOOK

Facebook è un social network generalista, in grado di assicurare un’audience di massa, trasversale per interessi e caratteristiche socio demografiche. Il target principale è di utenti tra i 35 e i 54 anni. Facebook dichiara che sono 29 milioni le persone raggiungibili in Italia attraverso l’advertising su questo social.

INSTAGRAM

Instagram è il canale preposto per costruire il proprio visual storytelling. Perfetto quindi per tutto ciò che ha un forte legame con l’immagine: moda, design, fotografia, arte…
Il target principale comprende giovani tra i 14 e i 30 anni. Instagram dichiara di poter raggiungere 20 milioni di persone in Italia attraverso gli ads sul social.

LINKEDIN

LinkedIn è il social network del lavoro, è la rete professionale più grande al mondo. La piattaforma è preferita da chi ha un lavoro e possiede una laurea (i laureati seguono più questo social degli altri, stando alle statistiche). La fascia d’età più presente è quella dai 35-54 anni. LinkedIn dichiara di poter raggiungere 14 milioni di persone in Italia attraverso gli ads sul social

PINTEREST

Pinterest si rivolge principalmente a donne dai 35 ai 54 anni. Ha un focus sulle immagini, ma rispetto a Instagram conta su un pubblico più maturo e ad ogni pin può essere agganciato un link diretto che porta traffico verso il proprio negozio online.
Si presenta come sistema di “segnalibri visivi” e grazie alla sua natura si rivela un ottimo catalogo digitale. È quindi un perfetto complemento per un e-commerce.

TIK TOK

Di proprietà asiatica, TikTok è la app del momento, piace non solo ai teenager, ma anche ai giovanissimi, nonostante l’età minima per iscriversi sia di 13 anni.
TikTok consente di creare sketch comici o di cantare in lip-sync (video in cui si muove la bocca in sincrono con la canzone o una scena di un film). Oltre ai video di sincronizzazione labiale, su TikTok si possono aggiungere effetti speciali (come il cambio abito, molto in voga tra gli influencer), creare musical, ballare, recitare, fare duetti, presentazioni e tanti tipi di video brevi.

YOUTUBE

YouTube è la piattaforma di video-sharing più famosa. Consente la condivisione e visualizzazione in rete di contenuti multimediali. La fascia d’età principale comprende utenti tra i 19 e i 44 anni.
Oltre ad essere un social network, YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo. Permette di organizzare i contenuti video rendendoli facilmente fruibili dagli utenti, aiuta a portare traffico verso il sito web ed essendo una piattaforma di Google, se opportunamente ottimizzata in ottica Video Seo, porta a un’alta visibilità dei contenuti nel medio-lungo periodo.

TWITTER

Ha un bacino di utenza particolarmente legato a professionisti della comunicazione, politici e opinionisti, dunque è un social da tenere in considerazione soprattutto per il personal branding. Twitter viene utilizzato spesso in occasione di grandi eventi o appuntamenti in diretta, che vengono commentati live dagli utenti.

TELEGRAM

La caratteristica fondamentale di Telegram è l’unidirezionalità della comunicazione, uno a molti, che rende questa app di messaggistica il canale perfetto per le aziende che vogliono aggiornare i propri clienti su novità, promozioni, eventi: una sorta di mailing list con le caratteristiche del Marketing Conversazionale.
Interessante è l’uso dei bot, in grado di svolgere azioni più o meno complesse in modo automatico, come ad esempio rispondere ad alcune domande, automatizzando il customer care.


Perché i social network sono utili anche nel b2b: un esempio

“Ho un prodotto b2b e devo partecipare a una fiera: a cosa mi servono i social?”

 

La domanda è lecita: avete mai considerato che anche il cliente di un prodotto o servizio b2b è presente su queste piattaforme? Dobbiamo pensare ai social network come luogo di ritrovo, come punto di contatto in cui intercettare le persone. Per una fiera b2b, ad esempio, Facebook è un buon mezzo perché consente un’ottima profilazione degli utenti: mostrando un annuncio con invito in fiera a tutti gli utenti con interessi coerenti con il business e localizzati nei paraggi dello stand, è possibile contattare un pubblico in target che magari ancora non ci conosce.

Risultato che difficilmente potremmo ottenere con un’altra piattaforma.

Ecco come un social, apparentemente incongruente con lo scopo, può essere utile ai fini di marketing, integrando altre azioni più tradizionali come l’invito ai propri clienti. 

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: per un social media marketing efficace serve un progetto preciso. Se all’inizio i social erano una novità ed era relativamente semplice mietere successi, ora l’ambiente si sta saturando e per ottenere risultati è necessario studiare strategie molto puntuali.

In poche parole, per avere successo non basta fare presenza con qualche post!

E soprattutto… ad ognuno la sua strategia: se vuoi conoscere la tua e ricrederti sul luogo comune che i social network siano una perdita di tempo, scrivici a blog@emporioadv.it!

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